Il passato è una costante tentazione.Tuttavia il futuro è l'unico posto dove possiamo andare se davvero dobbiamo andare da qualche parte.
Frank O. Gehry

sabato 9 aprile 2011

Riflessioni sul web, sui blog.. e sulla poesia

Ultimamente su questo blog mi è capitato di scrivere di argomenti riguardanti il web e i social network. Eppure reputo questo spazio un luogo dove condividere qualunque cosa meriti di essere condivisa.
Di recente mi sono imbattuta in una persona che mi aveva proposto una "collaborazione/sinergia" dove io avrei dovuto sostanzialmente lavorare gratis in cambio di un'ipotetica visibilità che sarebbe stata data al mio lavoro di web marketing (da un tizio che la visibilità non riusciva ad averla neppure per sè, altrimenti non sarebbe stato interessato al mio lavoro). Ormai alla gente che ti chiede di lavorare gratis (o per una miseria), in cambio di visibilità, la mia generazione c'ha un po' fatto l'abitudine. Dopo le diverse fregature prese nel corso della mia vita, ho semplicemente imparato a dire "No, grazie. Non sono più interessata ad essere sfruttata gratuitamente". Il fatto è che questa persona ha superato se stessa, proponendomi di usare il mio blog per fare promozione dei suoi prodotti. Tutto questo gratis. E tutto questo spacciato come se per me fosse una super occasione!
Questo mi ha fatto pensare ad una cosa. A quanto sia importante per me questo spazio. Che gestisco io, come voglio io. E' un po' come se fosse la mia casa.

Una casa con la porta aperta, dove gli ospiti sono graditissimi e sono i benvenuti, ma devono rispettare i gusti e le scelte della padrona di casa. Chiunque può proporsi di scrivere qualcosa su questo blog (so che non ce n'è motivo! :) ), ma le blog-vendite qui non si fanno. Semplicemente perchè alla padrona di casa non interessano. Se vedo un bell'oggetto di design o una bella pubblicità, sarò la prima a scriverne qui, facendo traspirare tutta l'emozione che quella cosa suscita in me..e, per osmosi, cercherò di trasmetterla a chi mi legge! Perchè questo è il mio carattere e "condivisione" è una delle mie parole d'ordine, accanto a "rispetto".
Qui mi viene in mente un post visto su friendfeed di Marco Massarotto, in cui chiedeva ai suoi contatti a cosa avrebbero rinunciato, se avessero dovuto scegliere, tra il loro account facebook, l'account twitter e il proprio blog. Le risposte sono state varie e c'è stata anche una persona che ha scritto se poteva avere la quarta opzione, cioè quella di rinunciare alla moglie...
Io, invece, rispondo a Marco che non potrei proprio fare una scelta! :)
Vedi, Facebook non lo sopporto tantissimo, è troppo "commerciale" per i miei gusti. Però tramite Facebook riesco a tenermi in contatto con tanta gente conosciuta tra i meandri di questo pianeta. Riesco a  vedere le foto dei loro matrimoni e dei loro bambini, in un modo così semplice che veramente posso dire che FB è una finestra sul mio mondo.
A Twitter non rinuncerei per nulla al mondo. Twitter è un mondo dove, l'ho già scritto in un altro post, la gente è open-minded in misura maggiore rispetto a FB, dove le persone sono pionieri e opinion leader per natura. Twitter è infinitamente più "conversazione" di Facebook. Tra i miei 820 followers, quelli che conosco di persona sono davvero pochi..eppure quando sono triste, felice, arrabbiata, rassegnata, io vi giuro che ho sempre trovato qualcuno che mi ha scritto una parola bella, mi ha twittato un video o una foto per farmi ridere. Anzi, a questo proposito, menzione speciale per @lamentesonoio @giocoadv @lanzigiuseppe @marthaaliki @ffwolfango @anthonythemage e a tutti gli altri che, per motivi di spazio e tempo, non sto citando :)
E il blog? No, per nulla al mondo potrei rinunciare al mio blog! Anche perchè, se non avessi questo spazio, come farei a mettere in condivisione questi pensieri?!
E poi stamattina, su Facebook, ho trovato una poesia bellissima. Spesso capita che un libro ci dica qualcosa di diverso a seconda del periodo della nostra vita in cui lo leggiamo. Bene, è esattamente lo stesso per le poesie.
Solo pochissimi sanno cosa sta accadendo nella mia vita in questo momento. E se avessi letto questa poesia una settimana fa, probabilmente non mi avrebbe fatto lo stesso effetto di oggi, l'effetto di volerla a tutti i costi condividere su questo spazio. Perchè mi riconosco in tantissime frasi. Avrei potuto scriverle io in questi giorni. Invece la poesia è di una grande persona: Pasquale Barbella.
Buona lettura e, anche se non siete cristiani, sono sicura condividerete molte frasi!
E se non vi piace? Pazienza, ci sono così tanti blog da andare a leggere..la porta è aperta (non solo per entrare, ma anche per uscire)! :)

Sono cristiano


Sono cristiano
perché amo il prossimo
come me stesso,
ma non fino in fondo:
non fino al punto
di amare altrettanto
chi vuole far fesso
il resto del mondo.

Sono cristiano
perché non sopporto
il sopraffattore,
né il cuore storto
dell’adulatore
che svende il coraggio
per trarne vantaggio.

Sono cristiano
perché non mi piace
alzare la voce
né quando credo
di avere ragione
né quando forse
ne ho un poco davvero.

Sono cristiano
perché credo in Darwin
e in tutte le menti
che indomite vanno
in cerca di tracce
sfuggenti.

Sono cristiano
perché amo Gesú
indipendentemente
da chi fosse suo padre.

Sono cristiano
perché m’incanta
ogni madonna
che vedo incinta,
e non mi cale
se a renderla tale
è stato un mortale.

Sono cristiano
perché sono vivo
e perché credo
nella ragione,
ma non fino al punto
di escludere il punto
interrogativo.

Sono cristiano
perché mi fa male
qualunque dolore,
non solo il mio.

Sono cristiano
perché nessun dio
potrebbe convincermi
a sparare sul dio
di chi ha un altro dio.

Sono cristiano
perché non credo
né all’Eden né al serpe,
ma a un grande casino
primevo e letale
da cui per bisogno
abbiam fatto il sogno
di uscire dal male.

Sono cristiano
perché l’importante
non è il paradiso,
ma quello che fai
o spesso non fai.

Sono cristiano
perché non mi serve
l’eternità,
ma solo quanto
possa bastare
finché si va.

Sono cristiano
per pura fortuna
e pura coscienza,
perché non mi chiedo
che senso abbia
esistere senza
azzurri aldilà:
cerco solo di darmi
un piccolo aiuto
per non pentirmi
di aver vissuto.

Sono cristiano
perché non mi costa:
amo il cammino,
l’incontro,
la sosta.

Sono cristiano
ma non me ne vanto
perché so che tanto
(con dio o non dio)
sparirò anch’io.

              Pasquale Barbella