Il passato è una costante tentazione.Tuttavia il futuro è l'unico posto dove possiamo andare se davvero dobbiamo andare da qualche parte.
Frank O. Gehry

domenica 18 dicembre 2011

Deezer: la rivoluzione della Social Music arriva in Italia

Alex Dauchez, CEO di Deezer
Lo scorso 8 dicembre, nel corso di LeWeb a Parigi, è avvenuto il lancio ufficiale di Deezer, numero uno al mondo nei servizi di streaming musicale, ed è stato annunciato il piano che porterà la social music in 200 paesi al mondo.
Al contrario di Spotify, l'altro grande competitor di Deezer, che ha un mercato molto ampio negli Stati Uniti, il nuovo servizio di streaming musicale ha reso noto, attraverso lo speech del CEO Alex Dauchez a LeWeb, che non si focalizzerà su Stati Uniti e Giappone, che rappresentano solo il 25% del consumo globale di musica, anche in considerazione della saturazione dei rispettivi mercati e delle scarse prospettive di crescita che offrono.

Al contrario di Spotify, però, Deezer non si è dimenticato dell'Italia.
Da oggi, infatti, il nuovo servizio di social music sarà disponibile anche nel nostro Paese.
Con i suoi oltre 20 milioni di utenti nel mondo e grazie alla partnership con 2000 etichette musicali, Deezer si appresta a diventare il punto di riferimento di tutti gli appassionati di musica e di web, grazie anche ai 13 milioni di brani disponibili on demand e migliaia di biografie di artisti e recensioni.

Parliamo di social music e non possiamo non parlare del social network per eccellenza: Facebook.
E' la creatura di Mark Zuckerberg, infatti, ad essere il principale partner di Deezer. 


La partnership esclusiva ha dato vita ad un'esperienza musicale globale che permetterà a milioni di utenti di acedere, scoprire e condividere musica in modo illimitato su Facebook con un solo clic.
Deezer conta più di 420.000 fan su Facebook e 200.000 followers su Twitter.

Deezer è una piattaforma istantaneamente accessibile senza bisogno di scaricare software e le modalità di fruizione previste sono diverse:
  •         Modalità Scoperta (gratuita) – permette su computer e smartphone di ascoltare le stazioni radio, la smart radio (ascolto illimitato) e la musica on demand (accesso a 13 milioni di brani) in clip da 30 secondi
  •        Prova gratuita – è disponibile una prova gratuita di 15 giorni, durante i quali è possibile annullare l'iscrizione senza alcun impegno o obbligo di pagamento
  •        Premium (4,99€ /mese) – Streaming illimitato su computer
  •        Premium+ (9,99€/mese) – Disponibile su smartphone, tablet, sistemi IP TV & IP Sound, inclusi Sonos e Logitech Squeezebox. E' possibile anche ascoltare la musica offline; in aereo, in cima a una montagna, ovunque, senza aver bisogno di 3G, Wi-Fi o del Web per accedervi.
Qualche giorno fa, mentre ero in Francia, ho sperimentato la versione gratuita su iPad e mi sono trovata proprio bene. E poi, qualche settimana fa, Pete Cashmore di Mashable al Mashable Media Summit a New York aveva citato proprio il social music tra i nuovi trend digitali del 2012. 

Pare proprio che la rivoluzione della Social Music sia arrivata. Finalmente anche in Italia.






giovedì 15 dicembre 2011

Wazzap: lo zapping evoluto della social TV

Oggi parliamo di start up. Partecipare a LeWeb mi ha ulteriormente aperto gli orizzonti su questo mondo e credo sempre di più gli startupper e i developers (creatori di app rende più l'idea) siano i nuovi creativi che vanno ad aggiungersi che a quella che Richard Florida ha definito "la classe creativa".
Prossimamente parlerò di Beintoo, la start up italiana che ha vinto il contest di LeWeb.
Oggi, invece, parliamo di Wazzup, start up italiana fondata da Luigi Cioni e supportata dall'incubatore Digital Magics, in partnership con Kataweb e la divisione digitale del Gruppo l'Espresso.
Wazzap è il nuovo telecomando del web, una sorta di telecomando social, che ci mette a disposizione una guida completa ai canali e ai programmi televisivi presenti sul web.
Nell'era in cui la fruizione della tv tradizionale diventa sempre più social, con twitter che diventa splendido spazio dove chi guarda uno stesso film o uno stesso programma condivide i suoi pensieri (spesso esilaranti) con gli altri utenti che guardano la stessa cosa, mancava una sorta di piattaforma che raggruppasse tutto quello che ruota attorno alle social tv.
Proprio oggi Pasquale Diaferia, uno di quei pubblicitari che, per la "vecchia" tv tradizionale, ha sempre fatto spot, ha pubblicato sul suo profilo di Facebook un interessante articolo dal titolo

In Italia cresce il biz dei mercati digitali: nel 2011 sfiorati i 14 mld


La cosa che più mi ha fatto sorridere è quello che ha scritto a commento del link: "Nel frattempo, la vecchia pubblicità italiana, quella della televisione, si dibatte in problemi irrilevanti. Mi ricorda gli inizi del '900, quando i produttori di carrozze si preoccupavano solo di migliorare gli ammortizzatori ed il confort dei loro prodotti. Nel frattempo, aprivano le fabbriche della Citroen, della Renault e della Fiat..."


Bè, ecco, devo dire che spesso ho avuto proprio questa sensazione anche con la televisione tradizionale. Quando vedo il proliferare di programmi spazzatura che si tirano dietro budget enormi, mi domando davvero se non sia un estremo (e stupido) tentativo di frenare la componente social e digital  che avanza. 
Ebbene, sul sito wazzap.tv si possono trovare serie tv, film, cartoni animati e molto altro, sia gratis sia a pagamento, si potrà essere informati di tutte le novità in streaming in arrivo.
E poi c'è l'aspetto social: si può condividere ciò che si guarda, chattare con altri utenti, fare check in, votare e commentare i film.
Nel progetto sono già stati coinvolti alcuni dei più noti protagonisti del mondo dei video e della tv digitale come iTunes, TvZap, StreamIt e Movie on Demand.
E' disponibile anche l'app su Facebook.
E se stasera non sapete cosa guardare, chiedete un social-consiglio alla community di wazzap :)


giovedì 8 dicembre 2011

Prime impressioni di LeWeb11:social-local-mobile

Quest'anno, per la prima volta, ho la fortuna di essere a LeWeb, il più importante evento europeo di web e tecnologia.
Il tema è vasto ed è anche la sfida del futuro, ma probabilmente anche già del presente: Social-Local-Mobile.
La sensazione più forte è quella di essere in un posto dove si sono raccolti qualcosa come 2000 piccoli Steve Jobs.
Ha aperto LeWeb una figura che apparentemente poteva non c'entrare con il mondo tech, ma è stata una piacevole sorpresa. Karl Lagerfeld, una delle icone fashion più conosciute, ha infatti confessato di adorare l'iPad. Soprattutto Karl ama disegnare le sue idee con l'iPad, che gli semplifica la vita: gli basta, infatti, inviare i suoi sketch direttamente allo studio e il gioco è fatto.
Loic LeMeur ha più volte chiesto a Lagerfeld qualche consiglio per tutti gli entrepreneurs e startupper presenti, ma l'artista (perchè mi sembra riduttivo chiamarlo "stilista") ha detto "Non chiedetemi di insegnarvi qualcosa. La vita vi insegnerà ogni cosa". E poi ha più volte ripetuto una frase, quasi una sorta di mantra: Fight always against banality.

Seguite le vostre regole e non siate banali.
E sembra che gli startupper stiano seguendo queste "regole".


Se c'è una cosa che forse a volte non traspare, soprattutto in Italia, è che la classe creativa ( di cui in qualche modo mi considero appartenere) si è arricchita di una componente sempre più importante, i developers. E in questi giorni possiamo considerare parigi quasi come una piccola Silicon Valley.

Competition is great, ha ripetuto più volte Eric Schmidt, insieme ai suoi Be competitive, be innovative.
E qui le persone sono davvero competitive e, soprattutto, passionate.
Sarà per questo che qui il futuro sembra più roseo. Che le crisi sembrano superabili. Perchè qui ci sono idee che aleggiano ovunque. E, come diceva qualcuno, dove ci sono idee possiamo star sicuri che prima o poi arriverà il capitale. Dovrebbe esser così dappertutto. Diciamo che in Italia, da un po' di tempo a questa parte, le cose si sono invertite.
Certo è che c'è una domanda che continuo a ripetermi insistentemente da ieri mattina: cosa ci faccio ancora in Italy? :)
Per ora è tutto! Alla prossima puntata, con le mille cose interessanti da raccontare sentite qui



lunedì 5 dicembre 2011

Boost 190: un concentrato di energia per il mondo fashion?

Pare che stia per essere lanciato sul mercato un misterioso prodotto, Boost 190. Mi è stato recapitato a casa pochi giorni fa e nel pacco non c'era assolutamente alcuna indicazione su cosa fosse.
Nulla. Un bel packaging che spiegava che Boost 190 è un "concentrato di potenza in soluzione liquido-energetica". Come composizione è indicato il 95% di concentrato di potenza e il 5% di soluzione salina.
Se mi era venuta una mezza idea di assaggiare, evito.
Poi tra le indicazioni leggo "il prodotto presuppone una elevata capacità di controllo della potenza".
Ovviamente la mia curiosità  raggiunge livelli non indifferenti.
Dentro la confezione trovo il misterioso Boost 190, una fiala contenente del liquido rosso.
E, visto che sul packaging era scritto un bel "non aprire", io l'ho aperta :)
Che cos'è?
Il nuovo prodotto di un brand già noto? O si tratta proprio di un nuovo brand che sta lanciando qualcosa di rivoluzionario?
Bè, annusando il liquido posso dire che sicuramente non si tratta di un profumo. Ha un odore che ricorda vagamente un inchiostro, ma si tratta di un liquido che non macchia.

Che cos'è? La mia mente comincia a vagare. Inizio ad immaginarmi come uno di quei famosi alchimisti, con i loro intingoli a bollire sul fuoco.
Potrei tentare qualcosa di simile...ma forse sarebbe meglio evitare.

Da brava digital addicted, chiedo qualche suggerimento al mio fedele amico Google. E scopro un sito!
Ovviamente anche qui nessun accenno a cosa possa essere questo strano liquido rosso.
Invece ci trovo un video. C'è una guardia giurata davanti ad una fabbrica e non permette a nessuno di avvicinarsi.

L'unica cosa che fa è darmi un modulo da compilare, così non appena possibile potrò scoprire di più su Boost 190.

La cosa si fa sempre più intrigante. Comincio a pensare a strane forme di energia che possono derivare da questo liquido rosso (ma come?).
Insomma, tutto fa pensare al verbo "potenziare"...che sia un additivo che, se aggiunto da qualche parte, è in grado di dare energia?
Non so, può essere che mettendo poche gocce di Boost 190 nel serbatoio dell'auto riempito d'acqua, riusciamo a fare un centinaio di chilometri (senza inquinare)? Non sarebbe male :)
Continuo nelle mie ricerche su internet e m'imbatto in un forum dove qualcuno dice di aver letto da qualche parte che Boost 190 permette di ricaricare cellulari, attraverso l'uso di piccoli pannelli solari.
Cerco di immaginarmi la cosa, ma faccio un po' fatica.
Anche qui, pochi riscontri e certezze.


Ma finalmente, proseguendo nelle mie ricerche, m'imbatto in un link di qualcuno che dice di sapere di che si tratta.
Che sia forse un liquido che, se spruzzato sui vestiti, sia in grado di rivitalizzarli?
Sembrerebbe un prodotto in grado di rilasciare molecole che facilitano la traspirazione degli abiti e la loro freschezza.
Che sia davvero un progetto super top secret che vuole rivoluzionare il mondo della moda?
Mi viene in mente un vecchio film, visto non ricordo più quando, dove una piccola azienda di moda riusciva a inventare una strana fibra che faceva sì che non fosse più necessario stirare nessun abito.
Che sia qualcosa di simile?
Giuro che non lo so.
Ma il countdown sul sito Boost190 dice che manca davvero poco per scoprirlo.
Ai posteri l'ardua sentenza.



martedì 29 novembre 2011

TomTom Goes Social con GO LIVE 1005 WORLD

Oggi parliamo un po' di tecnologia e di come i brand possono evolvere le loro strategie social.
Si è tenuto a Milano giovedì scorso, all'Executive Lounge di Corso Como,  l'evento TomTom dove sono stati presentati  i nuovi prodotti della casa, GO LIVE 1005 WORLD e Via 120
Ero tra i fortunati blogger invitati all'evento ma, ahimè, non ero tra i fortunati presenti (purtroppo per me ero mezza moribonda a casa).
Le novità è che TomTom si aggiunge ai tanti brand, dei più diversi settori, che diventa social. Ormai i social media sono parte della quotidianità, sempre più anche quando siamo in movimento. E anche il navigatore ci viene incontro.
TomTom GO LIVE 1005 WORLD è, infatti, il primo navigatore sempre connesso, dotato delle applicazioni di Twitter, TripAdvisor ed Expedia, applicazioni che, per i più digital addicted travellers, sono pane quotidiano.
Con il nuovo device sarà, quindi, possibile restare in contatto con i propri amici e twittare la propria posizione e l'orario previsto d'arrivo. In sicurezza, poiché è possibile pre-impostare il messaggio su Twitter prima di partirein modo da non compromettere l’attenzione alla guida Tutte le funzionalità di Twitter sono opzionali e possiamo scegliere di attivarle ​​o disattivarle in qualsiasi momento.


Ma c'è di più. Grazie al servizio Live Search & Go, gli automobilisti hanno a loro disposizione Expedia, per confrontare i prezzi degli alberghi che incontrano lungo il percorso, e TripAdvisor, che dà accesso a recensioni su ristoranti, alberghi, teatri, ecc. 
Ma ancora non è finita qui. Non solo social, ma anche digital. 
TomTom ha, infatti, creato un'App che permette di trasformare un iPhone o un iPad in un vero e proprio navigatore completo
L'App consente di trovare il percorso più rapido e meno congestionato in città, e sull'App Store sono disponibili anche le voci dei personaggi più popolari, da Darth Vader a Yoda. 

Il supporto di iOS5 Multitasking permette, poi, di ricevere le telefonate senza interrompere la possibilità di navigare (ovviamente alla guida un "Be Careful" è d'obbligo) :)

E così, anche i geek che si muovono nel traffico di Milano anche con i mezzi come me, posso avere il loro TomTom su iPad e smartphone :)







martedì 15 novembre 2011

The Power of Words: la creatività virale delle parole

Qualche giorno fa un'amica mi ha girato un video, di una bellezza unica, dal titolo The Power of Words. E sempre qualche giorno fa è uscito un articolo, anche questo di una bellezza unica, su Il Venerdì di Repubblica, dal titolo "Copywriter. Parole in vendita. Quando la lingua è ad alto consumo" di Mario Serenellini. (Cliccate sulle immagini per leggere tutto l'articolo. Magari fate il download su un tablet, così vi mettete comodi a leggere. Merita!)

L'articolo presentava in modo "alternativo" un libro di recente pubblicazione: "The HeadLiners. L'immagine delle parole", di Pasquale Diaferia, edito da ADC Group (acquistabile anche online qui).
Dico in modo alternativo, perchè faceva esattamente quello che, secondo me, dovrebbe fare ogni buon brand/prodotto: non parlare solo ed esclusivamente di sè, ma raccontare delle storie inerenti ai valori che quel prodotto stesso vuole esprimere.

Ora, probabilmente, qualcuno potrà pensare che le due cose sono completamente disconnesse, ma la mia mente pindarica ha visto una connessione quasi ovvia.
Cominciamo con il guardare il video The Power of Words, realizzato dall'agenzia Purplefeather per dimostrare di essere "online content specialists". Sono meno di 2 minuti, ma ne vale davvero la pena. Fidatevi.

Ecco, è questo il potere delle parole. Vedere da una prospettiva diversa ciò che abitualmente ci passa sotto gli occhi e a cui non facciamo neppure più caso.
E il potere delle parole sta nella loro viralità, quella che trasforma un insieme di sillabe in un'alchimia piena di significato.
Questo fanno i copywriter. In generale, credo che facciano questo i Creativi (intesi come soggetti e non come aggettivo).

Prendono alcuni elementi base (le parole), le condiscono con un po' della loro intuizione creativa, shakerano il tutto in una di quelle ampolle che ribollono, come i migliori Alchimisti del nostro immaginario, e quello che nasce è qualcosa che  diventa parte del nostro DNA dei ricordi.

Questo è quello che fanno gli Headliners, di cui parla il libro scritto da Pasquale Diaferia, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Fotografia, il quale ha catturato l'essenza di 54 creativi pubblicitari, rendendola visibile in altrettanti ritratti "artistici" (un paio li vedete in questo post).   Un libro per spiegare chi sono e per raccontare le storie degli "inventori" dei pay-off pubblicitari

Quelle frasi che ci restano impresse a vita, ma di cui spesso ignoriamo chi siano gli autori.
Come "Du gust is megl che uan" di Pietro Maestri, tanto per citarne una. Frase che, ancora adesso, io uso spessissimo nelle situazioni più disparate!

Un libro che è un omaggio ai creativi italiani, a quei fortunati che fanno quello che per me è il lavoro più bello del mondo. Un omaggio agli ignoti (ai più) che sono i veri influencer dei consumatori (sempre più svegli e "pensanti").
Perchè, chissà se Barilla sarebbe la pasta più amata (top of mind, per dirla nel gergo "markettaro") degli italiani, se qualcuno non ci avesse detto che "Dove c'è Barilla c'è casa" ( e forse non è un caso che una delle prime cose che mi ha detto mio fratello, dopo esser arrivato in Brasile, è stato farmi notare che nei supermercati di Recife c'è anche la pasta Barilla).

Con la (r)evolution del digitale il modo di comunicare è in costante mutamento, con una certezza, però. "Content is the king" (che è anche quello che diceva l'interessante post Why Content Marketing is King su Entrepreneur, qualche settimana fa).

E io, da creativa quale mi considero, credo che il content possa essere tradotto con una parola molto semplice: Idea.  Dove ci sono idee, c'è valore aggiunto. Sempre.
Chi pensa sia facile, ai tempi di Twitter, riuscire a scrivere un contenuto di qualità, che faccia breccia su followers - letteralmente bombardati da centinaia di tweets pressoché contemporanei nel loro stream -, in soli 140 caratteri?

Bisogna amalgamare le parole nel modo giusto in modo che tocchino le persone. E non è da tutti.
E' il potere delle parole. E di quelli che con la creatività delle parole ci lavorano.

Prima di concludere questo post chilometrico (chiedo venia, ma amo parlare di questi temi) vorrei condividere anche il video che è stato creato per promuovere le presentazioni di The HeadLiners.
Il video (ideato da Anna Maria Testa, Pasquale Diaferia, Giovanni Bedeschi e Salvatore Sagone, con il montaggio a cura di Francesca Castellari) ci ricorda alcuni grandi uomini del passato e dei giorni nostri che hanno basato la loro vita e il loro successo sulla grandezza delle parole.  


E c'è una cosa che mi ha fatto sorridere. Un paio d'anni fa ho fatto un video per una persona speciale. Era un insieme di "pezzi" e parole speciali. E la cosa incredibile è che c'erano anche un paio dei "pezzi" contenuti in questa presentazione :) 
Enjoy!
 

lunedì 14 novembre 2011

Con l'eShopping natalizio da Kenwood, i regali te li porta Babbo Natale




Pochi giorni fa l'Osservatorio eCommerce Netcomm del Politecnico di Milano ha pubblicato i dati di una recente indagine, dalla quale emerge che l'eCommerce in Italia è in netta espansione.
I risultati, infatti, svelano che è stata superata la quota degli 8 miliardi di Euro di fatturato, il che equivale ad un +20% rispetto al 2010 (vedi anche
eCommerce: superati gli 8 miliardi di fatturato nel 2011 (+20%) su Advertiser).
Ma i risultati del mobile eCommerce non sono da meno: rispetto all'anno scorso il valore è triplicato, raggiungendo la quota degli 80 milioni di Euro (+210%).
Oltre all'impennata di tutti i siti di couponing (Groupon, Letsbonus, Groupalia, & Co) la ricerca dimostra che, in generale, tutti i settori - dall'abbigliamento all'elettronica, passando per il grocery e i viaggi - dimostrano di credere sempre di più nelle potenzialità dell'e-Commerce.

E a proposito di eCommerce e di iniziative per conquistare i consumatori, proprio oggi Kenwood ha lanciato un'iniziativa speciale, "Babbo Natale a casa tua", per  l'eShopping natalizio.
Dal 14 novembre al 18 dicembre, infatti, sarà possibile acquistare online sul KenwoodStore i vostri prodotti hi-tech preferiti da regalare per Natale (anche a voi stessi!) e sarà Babbo Natale in persona a consegnarli al fortunato destinatario, proprio il 25 dicembre, impacchettati e infiocchettati.
Un'iniziativa per regalare emozioni&hi-tech a grandi e piccini.





Basta semplicemente che, dopo aver scelto i prodotti preferiti, indichiate il destinatario, l’indirizzo di spedizione e il giorno dell’arrivo che preferite, e vedrete arrivare direttamente a casa, la sera della vigilia o la mattina del 25 dicembre, Mr. Babbo Natale in carne e ossa con i vostri regali.

A breve, inoltre, verrà lanciato, sulla pagina fan di Facebook e sui più importanti social, lo spot dell'iniziativa di Kenwood, scritto da Andrea Piana con la regia di Tak Kuroha e Federica Gasca Queirazza e prodotto da Movi&Co.



Sul sito, poi, sarà anche possibile trovare la "guida regali", suddivisa per persona (marito/moglie, figli, suocera, etc) per non farsi prendere dallo stress natalizio.

Ma poi, insomma, se arriva Babbo Natale a portarmi un regalo tecnologico il giorno di Natale, io non mi sento più così stressata :)









martedì 1 novembre 2011

Unconventional Digital Co-branding: Y&R Roma e Meetic per il lancio di un cantante emergente

E' online dal 28 ottobre la nuova campagna virale lanciata da Y&R Roma per promuovere il lancio dell'ultimo singolo del cantautore Pierluigi Colantoni, ANCH'IO, prodotto dalla casa discografica indipendente Carosello Records. 
L'agenzia, guidata da Roberto Bruno, ha creato il primo co-branding digitale tra la casa discografica e il portale di dating Meetic
L'obiettivo?  Promuovere il singolo "ANCH'IO" in modo unconventional. Il brano tratta la storia di un single che cerca a tutti i costi di assomigliare alle ragazze che incontra. Da qui l'idea di scegliere come partner del progetto Meetic, noto leader del dating online.

E' stata creata una sinergia interattiva tra il sito ufficiale del singolo www.anchio.me e il noto portale. Sul sito della canzone, infatti, i fan del cantante potranno cimentarsi in un test Meetic appositamente creato, mentre sul portale di dating gli iscritti potranno scaricare gratuitamente il brano.

                         

L'ideazione del progetto è di Marco Ruggeri, direttore clienti di Y&R Roma, mentre il videoclip creato a supporto dell'operazione web ha la regia di Andrea Tubili, e lo sviluppo tecnico del progetto è stato curato da Luca Menna, che ha interagito con Carosello Records e Dueffel Music per la parte artistica. Dal sito ANCH'IO è possibile scaricare gratuitamente la suoneria della canzone, acquistare l'album su iTunes e accedere ai canali social, come ad esempio la pagina fan, del cantautore italiano. 





domenica 30 ottobre 2011

Molinari: online il nuovo sito web interattivo

Sembra proprio che i grandi brand del settore Wine/Spirits si stiano aprendo al digitale in grande stile.
Su questo blog, infatti, avevo già parlato di Patròn, della sua pubblicità interattiva su ipad e del suo contest su Facebook, ma un mese fa avevo anche parlato di Kisser Casting, l'ultima campagna di Martini, Luck is an Attitude, che  ha portato sulla sua fan page più di 700mila like, grazie alla possibilità di essere selezionati nell'ultimo spot dell'azienda ed essere "premiati" con 150.000€. (piccolo update: Yuri Buzzi è il fortunato "baciatore" di 10 bellissime topmodel, nonchè vincitore del premio in denaro, nonchè nuovo testimonial internazionale di Martini!)

Oggi, invece, parliamo di Molinari, il brand della mitica Sanbuca.
Il 27 ottobre, infatti, Molinari ha messo online il suo nuovo sito internet, un sito interamente basato sull'interazione con i visitatori.
La Home si presenta come un lounge bar dagli interni in design, dove i visitatori possono navigare il mondo del noto brand italiano.
               
Chiarezza, Trasparenza e Semplicità sono le tre keywords distintive del marchio e proprio queste sono usate per far esplorare il sito, un sito dove la gamification sembra essere un elemento portante.
Per scoprire la terrazza vip bisogna ottenere i 3 pass - chiarezza, semplicità e trasparenza, appunto - superando alcune prove, ad esempio battere il computer a ping pong.
Oltre alla photogallery, si possono scoprire le ricette dei drink preparati con i prodotti Molinari e fare sharing su Facebook.


Appnova è la web agency che si è occupata della progettazione del nuovo sito, con la supervisione creativa dell'agenzia Armando Testa.
Come nel caso della Tequila Patròn o di Martini, anche in questo caso Facebook fa la parte nel leone nella condivisione dei contenuti, siano essi informazioni sul brand oppure di tipo game.

Questo approccio digital può rappresentare sicuramente una carta vincente per molti marchi, brand storici che dimostrano di sapersi (r)innovare e di esser in grado di conquistare l'attenzione dei consumatori, anche quando i cocktail sono solo virtuali.
E speriamo che questo sia solo l'inizio.
Be (more) digital :)




Fonte: Pubblicità Italia


giovedì 15 settembre 2011

Samsung Galaxy Tab: un enorme murales per il suo lancio a Parigi


Prosegue l'eterna lotta sul fronte dei tablet tra Apple e Samsung.

E questa volta Samsung fa parlare di sè per il modo in cui ha scelto di lanciare il Samsung Galaxy Tab in Francia. In occasione del lancio del suo tablet, infatti, il noto brand ha incaricato il poliedrico artista-designer-creativo Jean-Charles de Castelbajac  di creare un enorme "murales" sul telo che copre un importante, racchiuso nella cornice di un gigantesco Galaxy Tab della bellezza di 14 mq. 

Il lavoro di JC de Castalbajac e del suo team è cominciato il 6 Settembre e proseguirà per 12 giorni.

Tutto questo nel cuore di una delle città più belle del mondo, Parigi. Nel luogo dove sono forse ancorate la tradizione e le radici più profonde della storia di questa città, il Palazzo de la Concergerie. Un gigantesco tablet con dentro un'opera che richiama i ritratti della reggia di Versailles. Perfetta fusione tra storia e futuro.




Samsung ha creato per l'occasione un sito internet in cui si può vedere il work in progress dell'opera, che è stata chiamata "Ghost Save the Queen" in tempo reale.
Al termine dei lavori l'opera verrà tagliata in tanti pezzi che saranno firmati dall'artista e verranno venduti all'asta. Il ricavato sarà destinato per i lavori di restauro del Palazzo di Giustizia e di altri monumenti di Parigi.
Qui il video per vedere un wall bianco che diventa pian piano una gigantesca opera d'arte...su un tablet.





giovedì 8 settembre 2011

Kisser Casting, la nuova campagna di Martini

Ieri ha ufficialmente preso il via, dalla Scalinata di Trinità dei Monti a Roma, la campagna mondiale di Martini, Kisser Casting.

Dopo aver visto personaggi quali George Clooney e Monica Bellucci succedersi come testimonial, ieri Martini ha "fatto il botto" con una campagna destinata a far parlare di sè...proprio per il testimonial scelto.
Chi sarà mai?



Bè, ancora non si sa!

Il famoso brand ha, infatti, deciso che il protagonista del nuovo spot sarà selezionato tra i tanti che si candideranno per questo ruolo.
Unico requisito, avere almeno 25 anni.
Il "duro" lavoro richiesto al fortunato sarà di baciare 10 bellissime donne.
In cambio riceverà la modica cifra di 150.000€.

Ovviamente i social media, come sempre più spesso accade, fanno la parte del leone.
E infatti la Fan Page di Martini è stata scelta come media principale per far parlare della campagna.

Diciamo che c'è riuscita, visto l'aumento di fan avvenuto nel giro di pochissime ore.

La pagina del Brand su Facebook, infatti, è stata letteralmente presa d'assalto da fan (vecchi e nuovi) preoccupati dal fatto di riuscirsi almeno a candidare alla selezione.



E ovviamente nessuno ha detto che il testimonial sarà un "lui".
Già, perchè molte fanciulle si stanno già candidando al ruolo di protagoniste del prossimo spot Martini.
Per 150.000€, questo e altro!

"Luck is an attitude" è il pay off  scelto per il lancio della campagna.
E di fortuna ce ne vorrà parecchia, visto l'alto numero di partecipanti da tutto il mondo.

E voi, che aspettate? C'è tempo solo fino al 8 ottobre.


Good Luck!



venerdì 12 agosto 2011

Social Media Map


L'ultima volta che ho scritto su questo blog era aprile e, dopo 4 mesi, potevo anche aspettare settembre..invece pubblico (anche se è il 12 agosto!) questa interessante mappa che mi è arrivata oggi grazie a Valori Primi Lab di Stefano Principato.
Si tratta di una mappa, realizzata da OverdriveInteractive, che racchiude tutti i social media, suddivisi per categoria: si va dai social network veri e propri, ai social della musica, fino alle piattaforme di blogging, social couponing e url shortners.

Sarebbe interessante vedere se e quali sono le differenze tra i diversi tools di una categoria e vedere se il "leader" è colui che ha lanciato per primo quel tipo di servizio sul mercato, oppure se, da follower, è riuscito a scalzare il proprio competitor.

Sul sito di OverdriveInteractive è possibile scaricare il pdf della mappa, previa registrazione.

Take a look e.. buone vacanze! :)

martedì 28 giugno 2011

Cannes Lions 2011: Inspiring Creativity & Writing the Future



Anche l’edizione 2011 dell’Advertising Festival di Cannes si è conclusa. Non ero presente al festival quest’anno, ma seguirlo su Twitter, su Adevertising Age e su vari blog mi ha fatto venire una gran voglia di esser presente l’anno prossimo. 
L’edizione di quest’anno ha visto cambiare il nome: da Advertising Festival a Creativity Festival. 
E questo è indubbiamente un segnale importante dell’evoluzione in atto. 
Anche Patti Smith l’ha ribadito: "less advertising, more creativity". E anche il nuovo premio, Creative Effectiveness, ne è la prova: la creatività deve andare oltre i canoni dell’advertising “old style” e deve caratterizzarsi per l’efficacia.
Il premio Creative Effectiveness è stato vinto dalla campagna “sandwich” delle patatine Walkers, realizzata da Abbot Mead Vickers BBDO Londra. La cosa più interessante è stata il criterio di selezione alla base di questo nuovo premio: vedere quale tra i premiati della scorsa edizione ha ottenuto la maggior efficacia sulle quote di mercato. E la Campagna Sandwich, che aveva vinto un ora per il Direct a Cannes Lions 2010, ha ottenuto il 26% in più delle vendite. Non male.


Ma parliamo di vincitori.

Nike ha vinto il Grand Prix con uno straordinario film: Write the Future, firmata da W+K Amsterdam. La campagna si basa sul concetto successo/fallimento, che ben interpreta il sentimento che contraddistingue da sempre il brand Nike: la sfida.


Da segnalare anche Jay-Z di Droga5 che ha conquistato il podio nell’Integrated: il mondo visto come una piattaforma che mixa interazione e gioco.


E visto che la parola creatività è stata la vera star  di questo nuovo corso dei cannes Lions, non posso che concludere con una delle mie definizioni preferite di creativita’: "Creativity is an unknown language everyone can understand".  

sabato 9 aprile 2011

Riflessioni sul web, sui blog.. e sulla poesia

Ultimamente su questo blog mi è capitato di scrivere di argomenti riguardanti il web e i social network. Eppure reputo questo spazio un luogo dove condividere qualunque cosa meriti di essere condivisa.
Di recente mi sono imbattuta in una persona che mi aveva proposto una "collaborazione/sinergia" dove io avrei dovuto sostanzialmente lavorare gratis in cambio di un'ipotetica visibilità che sarebbe stata data al mio lavoro di web marketing (da un tizio che la visibilità non riusciva ad averla neppure per sè, altrimenti non sarebbe stato interessato al mio lavoro). Ormai alla gente che ti chiede di lavorare gratis (o per una miseria), in cambio di visibilità, la mia generazione c'ha un po' fatto l'abitudine. Dopo le diverse fregature prese nel corso della mia vita, ho semplicemente imparato a dire "No, grazie. Non sono più interessata ad essere sfruttata gratuitamente". Il fatto è che questa persona ha superato se stessa, proponendomi di usare il mio blog per fare promozione dei suoi prodotti. Tutto questo gratis. E tutto questo spacciato come se per me fosse una super occasione!
Questo mi ha fatto pensare ad una cosa. A quanto sia importante per me questo spazio. Che gestisco io, come voglio io. E' un po' come se fosse la mia casa.

Una casa con la porta aperta, dove gli ospiti sono graditissimi e sono i benvenuti, ma devono rispettare i gusti e le scelte della padrona di casa. Chiunque può proporsi di scrivere qualcosa su questo blog (so che non ce n'è motivo! :) ), ma le blog-vendite qui non si fanno. Semplicemente perchè alla padrona di casa non interessano. Se vedo un bell'oggetto di design o una bella pubblicità, sarò la prima a scriverne qui, facendo traspirare tutta l'emozione che quella cosa suscita in me..e, per osmosi, cercherò di trasmetterla a chi mi legge! Perchè questo è il mio carattere e "condivisione" è una delle mie parole d'ordine, accanto a "rispetto".
Qui mi viene in mente un post visto su friendfeed di Marco Massarotto, in cui chiedeva ai suoi contatti a cosa avrebbero rinunciato, se avessero dovuto scegliere, tra il loro account facebook, l'account twitter e il proprio blog. Le risposte sono state varie e c'è stata anche una persona che ha scritto se poteva avere la quarta opzione, cioè quella di rinunciare alla moglie...
Io, invece, rispondo a Marco che non potrei proprio fare una scelta! :)
Vedi, Facebook non lo sopporto tantissimo, è troppo "commerciale" per i miei gusti. Però tramite Facebook riesco a tenermi in contatto con tanta gente conosciuta tra i meandri di questo pianeta. Riesco a  vedere le foto dei loro matrimoni e dei loro bambini, in un modo così semplice che veramente posso dire che FB è una finestra sul mio mondo.
A Twitter non rinuncerei per nulla al mondo. Twitter è un mondo dove, l'ho già scritto in un altro post, la gente è open-minded in misura maggiore rispetto a FB, dove le persone sono pionieri e opinion leader per natura. Twitter è infinitamente più "conversazione" di Facebook. Tra i miei 820 followers, quelli che conosco di persona sono davvero pochi..eppure quando sono triste, felice, arrabbiata, rassegnata, io vi giuro che ho sempre trovato qualcuno che mi ha scritto una parola bella, mi ha twittato un video o una foto per farmi ridere. Anzi, a questo proposito, menzione speciale per @lamentesonoio @giocoadv @lanzigiuseppe @marthaaliki @ffwolfango @anthonythemage e a tutti gli altri che, per motivi di spazio e tempo, non sto citando :)
E il blog? No, per nulla al mondo potrei rinunciare al mio blog! Anche perchè, se non avessi questo spazio, come farei a mettere in condivisione questi pensieri?!
E poi stamattina, su Facebook, ho trovato una poesia bellissima. Spesso capita che un libro ci dica qualcosa di diverso a seconda del periodo della nostra vita in cui lo leggiamo. Bene, è esattamente lo stesso per le poesie.
Solo pochissimi sanno cosa sta accadendo nella mia vita in questo momento. E se avessi letto questa poesia una settimana fa, probabilmente non mi avrebbe fatto lo stesso effetto di oggi, l'effetto di volerla a tutti i costi condividere su questo spazio. Perchè mi riconosco in tantissime frasi. Avrei potuto scriverle io in questi giorni. Invece la poesia è di una grande persona: Pasquale Barbella.
Buona lettura e, anche se non siete cristiani, sono sicura condividerete molte frasi!
E se non vi piace? Pazienza, ci sono così tanti blog da andare a leggere..la porta è aperta (non solo per entrare, ma anche per uscire)! :)

Sono cristiano


Sono cristiano
perché amo il prossimo
come me stesso,
ma non fino in fondo:
non fino al punto
di amare altrettanto
chi vuole far fesso
il resto del mondo.

Sono cristiano
perché non sopporto
il sopraffattore,
né il cuore storto
dell’adulatore
che svende il coraggio
per trarne vantaggio.

Sono cristiano
perché non mi piace
alzare la voce
né quando credo
di avere ragione
né quando forse
ne ho un poco davvero.

Sono cristiano
perché credo in Darwin
e in tutte le menti
che indomite vanno
in cerca di tracce
sfuggenti.

Sono cristiano
perché amo Gesú
indipendentemente
da chi fosse suo padre.

Sono cristiano
perché m’incanta
ogni madonna
che vedo incinta,
e non mi cale
se a renderla tale
è stato un mortale.

Sono cristiano
perché sono vivo
e perché credo
nella ragione,
ma non fino al punto
di escludere il punto
interrogativo.

Sono cristiano
perché mi fa male
qualunque dolore,
non solo il mio.

Sono cristiano
perché nessun dio
potrebbe convincermi
a sparare sul dio
di chi ha un altro dio.

Sono cristiano
perché non credo
né all’Eden né al serpe,
ma a un grande casino
primevo e letale
da cui per bisogno
abbiam fatto il sogno
di uscire dal male.

Sono cristiano
perché l’importante
non è il paradiso,
ma quello che fai
o spesso non fai.

Sono cristiano
perché non mi serve
l’eternità,
ma solo quanto
possa bastare
finché si va.

Sono cristiano
per pura fortuna
e pura coscienza,
perché non mi chiedo
che senso abbia
esistere senza
azzurri aldilà:
cerco solo di darmi
un piccolo aiuto
per non pentirmi
di aver vissuto.

Sono cristiano
perché non mi costa:
amo il cammino,
l’incontro,
la sosta.

Sono cristiano
ma non me ne vanto
perché so che tanto
(con dio o non dio)
sparirò anch’io.

              Pasquale Barbella