Il passato è una costante tentazione.Tuttavia il futuro è l'unico posto dove possiamo andare se davvero dobbiamo andare da qualche parte.
Frank O. Gehry

domenica 18 dicembre 2011

Deezer: la rivoluzione della Social Music arriva in Italia

Alex Dauchez, CEO di Deezer
Lo scorso 8 dicembre, nel corso di LeWeb a Parigi, è avvenuto il lancio ufficiale di Deezer, numero uno al mondo nei servizi di streaming musicale, ed è stato annunciato il piano che porterà la social music in 200 paesi al mondo.
Al contrario di Spotify, l'altro grande competitor di Deezer, che ha un mercato molto ampio negli Stati Uniti, il nuovo servizio di streaming musicale ha reso noto, attraverso lo speech del CEO Alex Dauchez a LeWeb, che non si focalizzerà su Stati Uniti e Giappone, che rappresentano solo il 25% del consumo globale di musica, anche in considerazione della saturazione dei rispettivi mercati e delle scarse prospettive di crescita che offrono.

Al contrario di Spotify, però, Deezer non si è dimenticato dell'Italia.
Da oggi, infatti, il nuovo servizio di social music sarà disponibile anche nel nostro Paese.
Con i suoi oltre 20 milioni di utenti nel mondo e grazie alla partnership con 2000 etichette musicali, Deezer si appresta a diventare il punto di riferimento di tutti gli appassionati di musica e di web, grazie anche ai 13 milioni di brani disponibili on demand e migliaia di biografie di artisti e recensioni.

Parliamo di social music e non possiamo non parlare del social network per eccellenza: Facebook.
E' la creatura di Mark Zuckerberg, infatti, ad essere il principale partner di Deezer. 


La partnership esclusiva ha dato vita ad un'esperienza musicale globale che permetterà a milioni di utenti di acedere, scoprire e condividere musica in modo illimitato su Facebook con un solo clic.
Deezer conta più di 420.000 fan su Facebook e 200.000 followers su Twitter.

Deezer è una piattaforma istantaneamente accessibile senza bisogno di scaricare software e le modalità di fruizione previste sono diverse:
  •         Modalità Scoperta (gratuita) – permette su computer e smartphone di ascoltare le stazioni radio, la smart radio (ascolto illimitato) e la musica on demand (accesso a 13 milioni di brani) in clip da 30 secondi
  •        Prova gratuita – è disponibile una prova gratuita di 15 giorni, durante i quali è possibile annullare l'iscrizione senza alcun impegno o obbligo di pagamento
  •        Premium (4,99€ /mese) – Streaming illimitato su computer
  •        Premium+ (9,99€/mese) – Disponibile su smartphone, tablet, sistemi IP TV & IP Sound, inclusi Sonos e Logitech Squeezebox. E' possibile anche ascoltare la musica offline; in aereo, in cima a una montagna, ovunque, senza aver bisogno di 3G, Wi-Fi o del Web per accedervi.
Qualche giorno fa, mentre ero in Francia, ho sperimentato la versione gratuita su iPad e mi sono trovata proprio bene. E poi, qualche settimana fa, Pete Cashmore di Mashable al Mashable Media Summit a New York aveva citato proprio il social music tra i nuovi trend digitali del 2012. 

Pare proprio che la rivoluzione della Social Music sia arrivata. Finalmente anche in Italia.






giovedì 15 dicembre 2011

Wazzap: lo zapping evoluto della social TV

Oggi parliamo di start up. Partecipare a LeWeb mi ha ulteriormente aperto gli orizzonti su questo mondo e credo sempre di più gli startupper e i developers (creatori di app rende più l'idea) siano i nuovi creativi che vanno ad aggiungersi che a quella che Richard Florida ha definito "la classe creativa".
Prossimamente parlerò di Beintoo, la start up italiana che ha vinto il contest di LeWeb.
Oggi, invece, parliamo di Wazzup, start up italiana fondata da Luigi Cioni e supportata dall'incubatore Digital Magics, in partnership con Kataweb e la divisione digitale del Gruppo l'Espresso.
Wazzap è il nuovo telecomando del web, una sorta di telecomando social, che ci mette a disposizione una guida completa ai canali e ai programmi televisivi presenti sul web.
Nell'era in cui la fruizione della tv tradizionale diventa sempre più social, con twitter che diventa splendido spazio dove chi guarda uno stesso film o uno stesso programma condivide i suoi pensieri (spesso esilaranti) con gli altri utenti che guardano la stessa cosa, mancava una sorta di piattaforma che raggruppasse tutto quello che ruota attorno alle social tv.
Proprio oggi Pasquale Diaferia, uno di quei pubblicitari che, per la "vecchia" tv tradizionale, ha sempre fatto spot, ha pubblicato sul suo profilo di Facebook un interessante articolo dal titolo

In Italia cresce il biz dei mercati digitali: nel 2011 sfiorati i 14 mld


La cosa che più mi ha fatto sorridere è quello che ha scritto a commento del link: "Nel frattempo, la vecchia pubblicità italiana, quella della televisione, si dibatte in problemi irrilevanti. Mi ricorda gli inizi del '900, quando i produttori di carrozze si preoccupavano solo di migliorare gli ammortizzatori ed il confort dei loro prodotti. Nel frattempo, aprivano le fabbriche della Citroen, della Renault e della Fiat..."


Bè, ecco, devo dire che spesso ho avuto proprio questa sensazione anche con la televisione tradizionale. Quando vedo il proliferare di programmi spazzatura che si tirano dietro budget enormi, mi domando davvero se non sia un estremo (e stupido) tentativo di frenare la componente social e digital  che avanza. 
Ebbene, sul sito wazzap.tv si possono trovare serie tv, film, cartoni animati e molto altro, sia gratis sia a pagamento, si potrà essere informati di tutte le novità in streaming in arrivo.
E poi c'è l'aspetto social: si può condividere ciò che si guarda, chattare con altri utenti, fare check in, votare e commentare i film.
Nel progetto sono già stati coinvolti alcuni dei più noti protagonisti del mondo dei video e della tv digitale come iTunes, TvZap, StreamIt e Movie on Demand.
E' disponibile anche l'app su Facebook.
E se stasera non sapete cosa guardare, chiedete un social-consiglio alla community di wazzap :)


giovedì 8 dicembre 2011

Prime impressioni di LeWeb11:social-local-mobile

Quest'anno, per la prima volta, ho la fortuna di essere a LeWeb, il più importante evento europeo di web e tecnologia.
Il tema è vasto ed è anche la sfida del futuro, ma probabilmente anche già del presente: Social-Local-Mobile.
La sensazione più forte è quella di essere in un posto dove si sono raccolti qualcosa come 2000 piccoli Steve Jobs.
Ha aperto LeWeb una figura che apparentemente poteva non c'entrare con il mondo tech, ma è stata una piacevole sorpresa. Karl Lagerfeld, una delle icone fashion più conosciute, ha infatti confessato di adorare l'iPad. Soprattutto Karl ama disegnare le sue idee con l'iPad, che gli semplifica la vita: gli basta, infatti, inviare i suoi sketch direttamente allo studio e il gioco è fatto.
Loic LeMeur ha più volte chiesto a Lagerfeld qualche consiglio per tutti gli entrepreneurs e startupper presenti, ma l'artista (perchè mi sembra riduttivo chiamarlo "stilista") ha detto "Non chiedetemi di insegnarvi qualcosa. La vita vi insegnerà ogni cosa". E poi ha più volte ripetuto una frase, quasi una sorta di mantra: Fight always against banality.

Seguite le vostre regole e non siate banali.
E sembra che gli startupper stiano seguendo queste "regole".


Se c'è una cosa che forse a volte non traspare, soprattutto in Italia, è che la classe creativa ( di cui in qualche modo mi considero appartenere) si è arricchita di una componente sempre più importante, i developers. E in questi giorni possiamo considerare parigi quasi come una piccola Silicon Valley.

Competition is great, ha ripetuto più volte Eric Schmidt, insieme ai suoi Be competitive, be innovative.
E qui le persone sono davvero competitive e, soprattutto, passionate.
Sarà per questo che qui il futuro sembra più roseo. Che le crisi sembrano superabili. Perchè qui ci sono idee che aleggiano ovunque. E, come diceva qualcuno, dove ci sono idee possiamo star sicuri che prima o poi arriverà il capitale. Dovrebbe esser così dappertutto. Diciamo che in Italia, da un po' di tempo a questa parte, le cose si sono invertite.
Certo è che c'è una domanda che continuo a ripetermi insistentemente da ieri mattina: cosa ci faccio ancora in Italy? :)
Per ora è tutto! Alla prossima puntata, con le mille cose interessanti da raccontare sentite qui



lunedì 5 dicembre 2011

Boost 190: un concentrato di energia per il mondo fashion?

Pare che stia per essere lanciato sul mercato un misterioso prodotto, Boost 190. Mi è stato recapitato a casa pochi giorni fa e nel pacco non c'era assolutamente alcuna indicazione su cosa fosse.
Nulla. Un bel packaging che spiegava che Boost 190 è un "concentrato di potenza in soluzione liquido-energetica". Come composizione è indicato il 95% di concentrato di potenza e il 5% di soluzione salina.
Se mi era venuta una mezza idea di assaggiare, evito.
Poi tra le indicazioni leggo "il prodotto presuppone una elevata capacità di controllo della potenza".
Ovviamente la mia curiosità  raggiunge livelli non indifferenti.
Dentro la confezione trovo il misterioso Boost 190, una fiala contenente del liquido rosso.
E, visto che sul packaging era scritto un bel "non aprire", io l'ho aperta :)
Che cos'è?
Il nuovo prodotto di un brand già noto? O si tratta proprio di un nuovo brand che sta lanciando qualcosa di rivoluzionario?
Bè, annusando il liquido posso dire che sicuramente non si tratta di un profumo. Ha un odore che ricorda vagamente un inchiostro, ma si tratta di un liquido che non macchia.

Che cos'è? La mia mente comincia a vagare. Inizio ad immaginarmi come uno di quei famosi alchimisti, con i loro intingoli a bollire sul fuoco.
Potrei tentare qualcosa di simile...ma forse sarebbe meglio evitare.

Da brava digital addicted, chiedo qualche suggerimento al mio fedele amico Google. E scopro un sito!
Ovviamente anche qui nessun accenno a cosa possa essere questo strano liquido rosso.
Invece ci trovo un video. C'è una guardia giurata davanti ad una fabbrica e non permette a nessuno di avvicinarsi.

L'unica cosa che fa è darmi un modulo da compilare, così non appena possibile potrò scoprire di più su Boost 190.

La cosa si fa sempre più intrigante. Comincio a pensare a strane forme di energia che possono derivare da questo liquido rosso (ma come?).
Insomma, tutto fa pensare al verbo "potenziare"...che sia un additivo che, se aggiunto da qualche parte, è in grado di dare energia?
Non so, può essere che mettendo poche gocce di Boost 190 nel serbatoio dell'auto riempito d'acqua, riusciamo a fare un centinaio di chilometri (senza inquinare)? Non sarebbe male :)
Continuo nelle mie ricerche su internet e m'imbatto in un forum dove qualcuno dice di aver letto da qualche parte che Boost 190 permette di ricaricare cellulari, attraverso l'uso di piccoli pannelli solari.
Cerco di immaginarmi la cosa, ma faccio un po' fatica.
Anche qui, pochi riscontri e certezze.


Ma finalmente, proseguendo nelle mie ricerche, m'imbatto in un link di qualcuno che dice di sapere di che si tratta.
Che sia forse un liquido che, se spruzzato sui vestiti, sia in grado di rivitalizzarli?
Sembrerebbe un prodotto in grado di rilasciare molecole che facilitano la traspirazione degli abiti e la loro freschezza.
Che sia davvero un progetto super top secret che vuole rivoluzionare il mondo della moda?
Mi viene in mente un vecchio film, visto non ricordo più quando, dove una piccola azienda di moda riusciva a inventare una strana fibra che faceva sì che non fosse più necessario stirare nessun abito.
Che sia qualcosa di simile?
Giuro che non lo so.
Ma il countdown sul sito Boost190 dice che manca davvero poco per scoprirlo.
Ai posteri l'ardua sentenza.