Il passato è una costante tentazione.Tuttavia il futuro è l'unico posto dove possiamo andare se davvero dobbiamo andare da qualche parte.
Frank O. Gehry

martedì 15 novembre 2011

The Power of Words: la creatività virale delle parole

Qualche giorno fa un'amica mi ha girato un video, di una bellezza unica, dal titolo The Power of Words. E sempre qualche giorno fa è uscito un articolo, anche questo di una bellezza unica, su Il Venerdì di Repubblica, dal titolo "Copywriter. Parole in vendita. Quando la lingua è ad alto consumo" di Mario Serenellini. (Cliccate sulle immagini per leggere tutto l'articolo. Magari fate il download su un tablet, così vi mettete comodi a leggere. Merita!)

L'articolo presentava in modo "alternativo" un libro di recente pubblicazione: "The HeadLiners. L'immagine delle parole", di Pasquale Diaferia, edito da ADC Group (acquistabile anche online qui).
Dico in modo alternativo, perchè faceva esattamente quello che, secondo me, dovrebbe fare ogni buon brand/prodotto: non parlare solo ed esclusivamente di sè, ma raccontare delle storie inerenti ai valori che quel prodotto stesso vuole esprimere.

Ora, probabilmente, qualcuno potrà pensare che le due cose sono completamente disconnesse, ma la mia mente pindarica ha visto una connessione quasi ovvia.
Cominciamo con il guardare il video The Power of Words, realizzato dall'agenzia Purplefeather per dimostrare di essere "online content specialists". Sono meno di 2 minuti, ma ne vale davvero la pena. Fidatevi.

Ecco, è questo il potere delle parole. Vedere da una prospettiva diversa ciò che abitualmente ci passa sotto gli occhi e a cui non facciamo neppure più caso.
E il potere delle parole sta nella loro viralità, quella che trasforma un insieme di sillabe in un'alchimia piena di significato.
Questo fanno i copywriter. In generale, credo che facciano questo i Creativi (intesi come soggetti e non come aggettivo).

Prendono alcuni elementi base (le parole), le condiscono con un po' della loro intuizione creativa, shakerano il tutto in una di quelle ampolle che ribollono, come i migliori Alchimisti del nostro immaginario, e quello che nasce è qualcosa che  diventa parte del nostro DNA dei ricordi.

Questo è quello che fanno gli Headliners, di cui parla il libro scritto da Pasquale Diaferia, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Fotografia, il quale ha catturato l'essenza di 54 creativi pubblicitari, rendendola visibile in altrettanti ritratti "artistici" (un paio li vedete in questo post).   Un libro per spiegare chi sono e per raccontare le storie degli "inventori" dei pay-off pubblicitari

Quelle frasi che ci restano impresse a vita, ma di cui spesso ignoriamo chi siano gli autori.
Come "Du gust is megl che uan" di Pietro Maestri, tanto per citarne una. Frase che, ancora adesso, io uso spessissimo nelle situazioni più disparate!

Un libro che è un omaggio ai creativi italiani, a quei fortunati che fanno quello che per me è il lavoro più bello del mondo. Un omaggio agli ignoti (ai più) che sono i veri influencer dei consumatori (sempre più svegli e "pensanti").
Perchè, chissà se Barilla sarebbe la pasta più amata (top of mind, per dirla nel gergo "markettaro") degli italiani, se qualcuno non ci avesse detto che "Dove c'è Barilla c'è casa" ( e forse non è un caso che una delle prime cose che mi ha detto mio fratello, dopo esser arrivato in Brasile, è stato farmi notare che nei supermercati di Recife c'è anche la pasta Barilla).

Con la (r)evolution del digitale il modo di comunicare è in costante mutamento, con una certezza, però. "Content is the king" (che è anche quello che diceva l'interessante post Why Content Marketing is King su Entrepreneur, qualche settimana fa).

E io, da creativa quale mi considero, credo che il content possa essere tradotto con una parola molto semplice: Idea.  Dove ci sono idee, c'è valore aggiunto. Sempre.
Chi pensa sia facile, ai tempi di Twitter, riuscire a scrivere un contenuto di qualità, che faccia breccia su followers - letteralmente bombardati da centinaia di tweets pressoché contemporanei nel loro stream -, in soli 140 caratteri?

Bisogna amalgamare le parole nel modo giusto in modo che tocchino le persone. E non è da tutti.
E' il potere delle parole. E di quelli che con la creatività delle parole ci lavorano.

Prima di concludere questo post chilometrico (chiedo venia, ma amo parlare di questi temi) vorrei condividere anche il video che è stato creato per promuovere le presentazioni di The HeadLiners.
Il video (ideato da Anna Maria Testa, Pasquale Diaferia, Giovanni Bedeschi e Salvatore Sagone, con il montaggio a cura di Francesca Castellari) ci ricorda alcuni grandi uomini del passato e dei giorni nostri che hanno basato la loro vita e il loro successo sulla grandezza delle parole.  


E c'è una cosa che mi ha fatto sorridere. Un paio d'anni fa ho fatto un video per una persona speciale. Era un insieme di "pezzi" e parole speciali. E la cosa incredibile è che c'erano anche un paio dei "pezzi" contenuti in questa presentazione :) 
Enjoy!
 

1 commento:

  1. ho riletto questo tuo bel pezzo con grande piacere. Grazie Eugenia di avermelo ricordato.
    Ciao, buon weekend, ti auguro al mare!
    Gianni Mecocci

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