Il passato è una costante tentazione.Tuttavia il futuro è l'unico posto dove possiamo andare se davvero dobbiamo andare da qualche parte.
Frank O. Gehry

venerdì 22 ottobre 2010

Foursquare e le buone cause


Torno a parlare di foursquare su questo blog e lo faccio per quello che reputo un validissimo motivo.
Proprio l'altro giorno ho scoperto che su foursquare e'stata creata una venue (una pagina, per i non 4sq-addicted) chiamata "wi-fi libero in Italia", geolocalizzata nella sede del Parlamento a Roma.
E' degli ultimi giorni l'ultimo tentativo di modificare il decreto Pisanu che rende particolarmente difficoltosa la diffusione delle rete wi-fi aperta. La motivazione alla base del decreto e' legata ai temi della sicurezza e del terrorismo...ma e' risaputo che in Europa la diffusione di rete wi-fi aperta e' 5 volte superiore di quella in Italia. Per non parlare poi di Israele. Un paese che di problemi di terrorismo ne ha sicuramente più di noi. Un paese dove, al contrario dell'Italia, i sistemi di sicurezza non si basano sulla "repressione" della rete (la nostra burocrazia in materia fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a chi vorrebbe aprire reti).
Ebbene, qualcuno (Luca Alagna) si e' inventato un modo, a mio parere, alternativo e creativo per far manifestare alle persone la propria volontà di far modificare il decreto Pisanu. Facendo check in su foursquare su "wi-fi libero in Italia" si puo' mandare automaticamente una mail a tutti i propri contatti foursquare e si può condividere l'iniziativa sia su twitter che su facebok.
E poco importa se faccio check in dicendo che sono a Roma davanti al Parlamaneto, quando in realtà sono a Milano, a Palermo o in Giappone. E' per una buona causa!
Probabilmente qualcuno potrà dire che tutto ciò e' sbagliato. Ma io, che in questo momento scrivo con il mio iPad in diretta dallo SMAU, penso sia più sbagliato che questo decreto continui ancora a frenare lo sviluppo potenziale di tante piccole realtà ICT che sto vedendo qui. Non si offenda nessuno, ma penso che solo l'innovazione tecnologica possa trainare lo sviluppo e la ripresa dopo una crisi.
Senza banda larga non si va da nessuna parte. Lo continuiamo a dire e scrivere tutti. Ma chi potrebbe cambiare le cose non l' ha ancora fatto.
Chissà, magari (magari veramente!) qualche parlamentare (ma non solo) farà check in dalla zona del Parlamento e scoprirà così l'esistenza di questa iniziativa. Una sorta di "petizione da firmare" in versione evoluta, in versione social. Magari servirà a poco, ma sicuramente contribuirà a far in modo che le persone come me facciano massa critica.
Cosa aspettate ora? Andate a fare check in!

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